I diritti del bambino deceduto

I diritti del bambino deceduto

diritti del bambino
Li Tianbing, Bullet holes (Detail) 2012

1)      Il bambino ha il diritto di essere riconosciuto come persona che è nata e morta.

2)      Il bambino ha il diritto di ricevere un nome.

3)     Il bambino ha diritto di essere visto, abbracciato e toccato dai familiari.

4)      Il bambino ha il diritto di essere rispettato nella sua diversità.

5)      Il bambino ha il diritto di essere sepolto in modo dignitoso.


Curiosità sull’opera d’arte:

Li TianBing è un pittore nato in Cina nel 1974. Nella sua  serie di dipinti sull’infanzia, vi è il tentativo di riconquistare,  re-immaginare memorie della propria fanciullezza e di esplorare le conseguenze umane della politica sociale più controversa e di vasta portata che la Cina abbia decretato: la legge del figlio unico . “La mia generazione”, dice Li, “è unica, in Cina e nel mondo. Siamo stati i primi a non conoscere pienamente il significato delle parole ‘fratello’ e ‘sorella’.”

La politica del figlio unico è stata introdotta nel 1979, quando Li aveva cinque anni. Il padre, ufficiale nell’esercito, e la madre, un insegnante di letteratura, facevano entrambi parte dell’apparato statale e non ebbero il coraggio di contrastarla. “Mia madre studiava quando sono nato, aspettando di avere il loro secondo figlio”, dice Li. “Nel momento in cui erano pronti, era troppo tardi.”

Questa linea politica, che obbligava formalmente le coppie sposate residenti in  aree urbane ad avere un solo figlio, avrebbe impedito fino a 400 nascite. Per Li, questo significò soprattutto l’avere un’infanzia solitaria. “Ho avuto solo un giocattolo,” dice, “una pistola di legno. Sono rimasto sconvolto dalla morte di mio padre. Ho letto quello che ho potuto, ma era difficile ottenere i libri. Ho passato un sacco di tempo a sognare, immaginare, ma sempre da solo o con amici immaginari. Ecco perché ho iniziato a dipingere, credo, perché mi annoiavo ho dipinto in tutto il quartiere, si diceva a mia madre: ‘Se non riesci a trovare tuo figlio, segui i graffiti! ‘ “

Nel 2006, l’artista ha iniziato a lavorare su un auto-ritratto di sè bambino. Analogalmente allo scenario impresso nelle sole cinque fotografie infantili conservate di quell’epoca,  Li,  si rappresenta, “solo”.

Lentamente, ho cominciato a aggiungere altri bambini. I fratelli e le sorelle e gli amici che non ho mai avuto. I miei amici inventati.

Facendo un’analisi retrospettiva della propria arte, l’autore ritiene di aver cercato nei ritratti infantili  le proprie radici. “Forse perché ero molto lontano da casa e perché i miei ricordi stavano svanendo. Tutto quello che avevo erano quelle fotografie. E perché non solo i ricordi, ma anche il mondo reale e concreto della mia infanzia in Cina stava scomparendo.”

Ma dipinti di bambini, per Li, non rappresentavano solo una ri-creazione della propria identità infantile, erano per lui anche un’esplorazione di ciò che stava accadendo in Cina. “La politica del figlio unico, dice, ha avuto conseguenze inimmaginabili. C’erano casi di bambini nascosti.”

Non potevano andare a scuola, perché non esistevano ufficialmente. Nelle grandi città, c’era un mercato. I bambini potevano essere acquistati e venduti. Scomparivano.

Le multe e le sanzioni per avere avuto un secondo figlio erano dure: negazione di promozioni lavorative,  riduzione dello stipendio del 20%. Poteva essere tolta la casa, e i sussidi tagliati. Nel settore privato, le ammende potevano salire a sei anni di stipendio.”

Li, attualmente è padre di  un bambino di 18 mesi e ha un secondo figlio in arrivo.

Avere un solo bambino ha già cambiato tutto per me. Mio figlio mi assomiglia, è come un modello vivente, è in continuo movimento rispetto a quelle cinque foto congelate della mia infanzia… E’ miracoloso.

Essere in grado di scegliere di avere un secondo figlio è, dice l’artista, un privilegio enorme.

Fonte: The Guardian

NOTA: La politica del figlio unico è stata abolita dalla Corte Suprema cinese nel 2013 (Wikipedia).


Bibliografia:

I diritti del bambino deceduto contenuti in I diritti dei genitori che perdono un bambino e i diritti del bambino in Schweizer Hebamme/Levatrice Svizzera” 12/96.

Nota:

Questi “diritti” sono stati estratti dalla scheda contenuta in Quando un bambino muore“, Rivista  D&D Donna & Donna, Il giornale delle Ostetriche, Dicembre 1998, N°23. Gestione Editoriale Centro Studi il Marsupio, Firenze.

Questa scheda è contenuta anche in  Il canto interrotto. Il sostegno nelle esperienze difficili, Quaderni di D&D, N. 9, Novembre 2012, Edizioni S.E.A.O. (Scuola Elementare di Arte Ostetrica s.r.l.), Firenze.

Pubblicato per la prima volta il 21 novembre 2016